La conservazione delle Risorse Genetiche Forestali (FGR) richiede l’implementazione di una strategia ben pianificata che comprende la gestione delle popolazioni di alberi forestali (soprassuoli) e delle piantagioni produttive, nonché i programmi di miglioramento genetico. Le strategie per la conservazione delle FGR dipendono dalla natura del materiale (ad es. specie arboree), dalla tempistica, dagli obiettivi specifici (gestione) e dallo scopo del programma. Lo scopo di questa azione è quello di valutare la possibilità di mantenere la variabilità genetica di un soprassuolo forestale nel corso del tempo, in relazione alle pratiche di gestione forestale sostenibili (close-to-nature forest management). L’azione B1 applica, per la prima volta, una combinazione di due tipologie di analisi in differenti Tipi di Foreste Europee (EFTs): analisi della struttura del soprassuolo tradizionale utilizzando i dati degli inventari forestali e un approccio di genomica di paesaggio con l’utilizzo di marcatori neutrali e adattativi (Microsatelliti – nSSRs – e Polimorfismi di Singolo Nucleotide – SNPs – in geni candidati). Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, l’azione B1 viene divisa in 3 attività.

B1.1 Analisi dei plot forestali. Implementazione di un Sistema di monitoraggio armonizzato del soprassuolo che fornisca rilevanti informazioni quali/quantitative. Il lavoro in campo verrà condotto all’interno di plot (2500-5000 m2); saranno, inoltre, determinati e registrati in banca dati il posizionamento degli alberi vivi, la loro dimensione (Diametro a petto d’uomo – DBH – ed altezza), volume standard, classi di chioma e/o di degrado.

B1.2 Analisi genetiche. Le analisi verranno condotte sugli alberi adulti selezionati sulla base di specifiche caratteristiche (vedi B1.1) ed in modo tale da ridurre al minimo la parentela tra individui. La comparazione tra diversità genetica adattativa con i dati genetici neutrali consentirà di correggere l’effetto della struttura genetica sulla diversità adattativa. Al fine di valutare tale diversità genetica di adattamento, verranno correlati i parametri di variazione genetica con le variabili ambientali: saranno analizzate un totale di 20 popolazioni con un massimo di 5 specie arboree, nelle varie tipologie di foreste europee (EFTs) all’intero dei 3 Paesi partecipanti.

B1.3 Genomica del paesaggio. L’utilizzo dei dati raccolti durante le azioni B1.1 e B1.2 per determinare la struttura genetica spaziale delle popolazioni naturali deve supportare la scoperta di correlazioni tra distribuzione allelica e variabili ambientali. Verranno utilizzati approcci di genomica del paesaggio e GIS, STRUCTURE, GENELAND, e modelli di distribuzione. I dati raccolti saranno centralizzati allo scopo di creare una banca dati comune per lo studio della relazione causa-effetto fra variabili climatiche e parametri di biodiversità. Questi risultati verranno utilizzati per definire/sviluppare azioni, soglie per la gestione che considerino principi genetici/genomici per l’evoluzione e l’adattamento a lungo termine e conducano ad una lista armonizzata di parametri necessari per l’implementazione l’approccio di genomica del paesaggio nelle unità dinamiche di conservazione genetica (DCUs) ed altri soprassuoli.

Questa azione permetterà la conservazione appropriata ed il giusto utilizzo delle risorse genetiche forestali come parte integrante della gestione forestale sostenibile. L’approccio proposto rappresenta una metodologia innovativa da applicare nella gestione forestale. L’azione B1 è necessaria per fornire i dati e le informazioni per l’attuazione delle azioni B2, B3 e B4.