Situata nell’alta Valle del Venacquaro, la faggeta vetusta di Fonte Novello rappresenta un biotopo di grande valore ambientale. La lunga assenza di interventi forestali significativi – dovuta a una disputa sulla proprietà tra i Comuni di Fano Adriano e Pietracamela – ha consentito la conservazione di monumentali esemplari di faggio (Fagus sylvatica L.), con un’età media di circa 250 anni, diametri superiori al metro e altezze che superano i 40 metri. La struttura del bosco, prevalentemente disetanea, si avvicina a quella tipica delle foreste vetuste.
Uno degli elementi distintivi dell’area è la notevole presenza di necromassa, sia in termini quantitativi che qualitativi. Il legno morto, presente sia a terra che in piedi e in vari stadi di decomposizione, arricchisce ulteriormente la complessità ecologica del bosco. La struttura eterogenea, sia verticale che orizzontale, influisce sui microambienti del sottobosco, favorendo una biodiversità superiore rispetto a quella riscontrabile in foreste soggette a gestione regolare.
Le condizioni particolari del bosco di Fonte Novello sostengono una fauna ricca e varia, con la presenza di numerosi mammiferi come cervo nobile (Cervus elaphus), cinghiale (Sus scrofa), lupo appenninico (Canis lupus), tasso (Meles meles) e capriolo (Capreolus capreolus). Anche l’avifauna beneficia delle caratteristiche del bosco vetusto: la presenza di alberi senescenti o morti, con diametri superiori ai 15 cm, è fondamentale per specie esigenti come il picchio rosso minore, il picchio dorsobianco, il picchio muratore, la balia dal collare e il rampichino alpestre.
Infine, la faggeta ospita anche la Rosalia alpina, un coleottero cerambicide di interesse prioritario a livello europeo. La sopravvivenza di questa specie è legata alla presenza di grandi fusti in stato di decadimento, necessari per completare il suo ciclo vitale.
Durante la camminata Cristina Vettori, Cesare Garosi e Donatella Paffetti terranno un intervento dal titolo “LIFE SySTEMiC: una risposta alla conservazione delle risorse genetiche e alla gestione sostenibile ambientale”.

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